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Da: Fondazione Città del Libro
Pontremoli, 7 ottobre 2007 – Elena Kostioukovitch con il libro Perché agli italiani piace parlare di cibo (Sperling & Kupfer), ha vinto il Premio Bancarella della Cucina 2007, dedicato alla letteratura enogastronomica, con 20 voti su 87 prevenuti, superando gli altri quattro finalisti: Sinfonia Gastronomica – musica, eros e cucina di Roberto Iovino e Ileana Mattion (Viennepierre Edizioni), Il Profumo delle Tavole di Ulderico Bernardi (Editrice Santi Quaranta), Non è vero che tutto fa brodo di La Ditta (Editore Guido Tommasi), e La pasta è servita di Leila Mancuso Sorrentino (Edizioni Intra Moenia). Elena Kostioukovitch, docente all'Università degli Studi di Milano, è traduttrice in russo degli scritti di Umberto Eco, che ha scritto la prefazione di questo libro, un viaggio eno-gastronomico per raccontare l’Italia dal punto di vista di un’autrice straniera.
Lo spoglio pubblico dei voti, pervenuti da esponenti dell’Accademia Italiana della Cucina e da librai, come da tradizione dei premi Bancarella ha concluso la rassegna di questo pomeriggio, che si è svolta nel settecentesco Teatro della Rosa. Il salotto è stato animato dagli scrittori in gara e da altri autori di libri segnalati per il loro interesse storico e culturale: Pietro Leeman, autore di Il piacere della tavola nella cucina antica e oggi (Mondadori Electa), Ira Meyer e Marcello Garofalo, che hanno presentato Piccoli grandi cuochi (The Walt Disney Co. Italia) e Stanislao Liberatore, che ha scritto Cibi e luxus di Roma Imperiale – Sapori, vizi e misteri delle libagini dei Cesari di (Edizioni Qualevita). A Clara e Gigi Padovani è stato consegnato il premio a memoria di Angelo Paracucchi, istituito quest’anno, per il volume Conoscere il Cioccolato (Ed. Ponte Alle Grazie), mentre a Nico Orengo, noto giornalista e scrittore che ha dedicato numerosi libri al mondo gastronomico, è stato attribuito il Premio Baldassarre Molossi alla carriera. La tre giorni gastonomica del Premio Bancarella della Cucina ha confermato il successo della prima edizione, con un weekend all’insegna della cucina: un mondo fatto di antiche ricette, accostamenti di cibo, musica e arte, di gusti regionali che ha animato Pontremoli con eventi, presentazioni letterarie e assaggi. La Fondazione Città del Libro, che organizza dal 1953 il Premio Bancarella, promuove in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina questa iniziativa con lo scopo di valorizzare la cultura delle tradizioni gastonomiche, patrimonio che caratterizza il nostro Paese. “Aver creato questa manifestazione, che sta riscuotendo grande interesse sia dell’editoria che del lettore, permette di far conoscere, come è scopo dell’Accademia, la gastronomia come bene culturale.” ha rilevato Giuseppe Dell’Osso, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina “L’Italia è ricca di un patrimonio di beni incommensurabili non solo nell’ambito delle opere d’arte, ma altrettanto delle tradizioni gastronomiche.” Giuseppe Benelli, Presidente della Fondazione Città del Libro ha ricordato che “il Bancarella è nato nel 1952, l’Accademia della Cucina nel 1953, l’uno per divulgare la letteratura, l’altro per tutelare la cucina italiana. Una sfida che oggi percorriamo insieme per recuperare nelle tradizioni della cucina la valenza culturale, perchè la storia della cucina è chiave culturale in tempi dove la globalizzazione minaccia i valori delle tradizioni locali”.