Fazil Iskander's The Old House Under the Cypress Tree just released in Italian by Salani as L'energia della vergogna.
Diventare grandi è difficile. Diventare grandi in un villaggio della provincia russa prima e durante la Seconda guerra mondiale lo è ancora di più. Tra le incongruenze delle imposizioni statali, le purghe staliniane e lo sguardo frettoloso di un mondo adulto preso da problemi incommensurabili, un ragazzino non ha altri strumenti che le proprie emozioni – oltre, naturalmente, al proprio ingegno, ironia e forza di volontà – per crescere e trasformare la debolezza in energia. E il protagonista scopre ben presto che una delle emozioni più disprezzate, la vergogna, è in realtà un elisir sorprendente: priva delle storture tutte adulte dell’umiliazione e della doppiezza, gli permette di rafforzarsi, di salvare le sue preziose risorse di bambino, di comprendere gli adulti senza farsene contaminare. Il carburante della vita, insomma.
Fazil’ Iskander, uno dei massimi scrittori contemporanei, percorre l’infanzia con arguzia e tenerezza, come se fosse un territorio inesplorato. La sua narrazione è asciutta, precisa, con una qualità fiabesca che rimanda al racconto orale, trasposta in una scrittura piena di suggestioni. Ma non tralascia nulla Iskander, non dimentica mai la satira, la denuncia, la tragedia del totalitarismo vissuto dalla periferia dell’impero sovietico; e quella vita marginale, impregnata di pigre discussioni, diventa assoluta, intima, specchio delle contraddizioni e dell’esistenza di ciascuno.
"Le saghe del Caucaso di Fazil’ Iskander sono straordinarie. I suoi libri rimangono, come il Caucaso, nobili, puri, liberi. In essi la spontaneità della natura sembra unirsi all’autenticità della vita quotidiana dell’uomo. La dolcezza e l’amarezza dell’esistenza, il pathos e l’ironia dei rapporti umani creano una letteratura irripetibile nei secoli a venire."
Ljudmila Ulickaja
"Nelle sue storie, anche quando descrivono immani tragedie, c’è sempre tanta ironia."
La Repubblica
Iskander immerge il lettore in un’umanità pittoresca, legata ai ritmi delle attività quotidiane, ma propensa a evadere verso le regioni della fantasia… Le storie traggono valore dalla loro stravaganza o eccezionalità."
Corriere della Sera