Francesca Gorihttp://ria.ru/culture/20131206/982575600.html

Francesca Gori's translation of Ivan Chistyakov's THE DIARY OF A GULAG PRISON GUARD released earlier this year by Bruno Mondadori as DIARIO DI UN GUARDIANO DEL GULAG won the VII edition of the  "Russia-Italy. Through ages" annual award for the best translated book of the year.


«Un documento eccezionale. Perturbato e commosso, il lettore di oggi non può che confermarlo» Sergio Luzzato, Domenicale-il Sole 24 Ore 

Nell’estate del 1934 un uomo poco oltre i trent’anni viene  arruolato nelle truppe destinate a presidiare il BAMlag, un lager in Siberia dove era compito dei detenuti costruire un tratto della ferrovia Bajkal-Amur. Nei due anni passati al Gulag come comandante di un plotone di sorveglianza, Ivan Cistjakov tiene un diario che, scampato alla distruzione e pubblicato oggi per la prima volta, è un documento storico di eccezionale rilevanza, anche perché unico nel proporre un punto di vista diverso da quello delle vittime.Tipico rappresentante della zona grigia, Cistjakov è un testimone umanissimo e ambiguo, stretto tra insofferenza e paura, pietà e autocommiserazione.Non è un eroe, ma prova simpatia per le miserie dei prigionieri, vede le perversioni del sistema e l’inutilità di molte sofferenze, si irrita per gli ordini insensati. Medita il suicidio, ma desiste; sogna di tornare alla vita modesta di un leale cittadino sovietico, ma non si ribella; subisce collera, tristezza e vergogna protetto solo dalle pagine di questo diario, che diventa il suo sfogo e il suo segreto. E che costituisce oggi l’unica memoria diretta del Gulag capace di restituire la voce di un responsabile (se pur marginale) del suo funzionamento.

  Cover Italy Chistiakov

 



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