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Mariam Petrosjan, La casa del tempo sospeso
Sinossi del romanzo di Mariam Petrosjan, La casa del tempo sospeso

Fumatore
Alcuni vantaggi delle calzature sportive

Tutto comincio` dalle scarpe da jogging rosse. Le trovai in fondo alla borsa. Borsa per la custodia degli effetti personali: cosı` si chiama. Solo che dentro non c’e` nessun effetto personale. Una coppia di asciugamani a nido d’ape, un mazzetto di fazzoletti e biancheria sporca. Uguali per tutti. Tutte le borse, gli asciugamani, i calzini e le mutande sono identici, per non far torto a nessuno….” Nella periferia di una città qualunque, una Casa si staglia tra le altre, ordinaria e un po’ inquietante. È un istituto dove, per qualche tempo, si raccolgono ragazzi disabili, dall’infanzia all’adolescenza. Ma dal momento in cui varcano quella soglia, tutto cambia. La realtà cessa di esistere e viene rimpiazzata da un altro mondo con regole, leggi e riti spesso crudeli e oscuri. I nuovi eroi – Fumatore, Tabaqui, Lord, Sfinge, Cieco e gli altri – si conoscono e si dividono in gruppi, ingaggiano epiche battaglie nei luoghi a un tempo sconfinati e ristretti della Casa: il Solaio, la Foresta, il Tetto diventano gli scenari di una guerra di desideri, di speranze e di immaginazione, dove la posta in gioco è scegliere se tornare al mondo esterno o rimanere, sospesi per sempre in una realtà fantastica. Nella Casa tutto è possibile: l’amore, l’odio e la morte; la perdita, il dolore e la gioia; nella Casa i ragazzi sono liberi, il tempo si ferma e si dilata smisuratamente. E alla fine, perduta l’infanzia, essi si troveranno di fronte alla prova più difficile: credere alla promessa dell’età adulta e lasciare la Casa o rinunciarvi e rifiutarsi di crescere. Romanzo corale di formazione, fantastico e realistico al tempo stesso, metafora potente dell’adolescenza, La Casa del tempo sospeso è un inno d’amore all’età ingrata e prediletta, alle sue esaltazioni e tragedie, al senso di frustrazione e di onnipotenza che la pervade. Ma la condizione dei ragazzi non è altro che il segno di un sapere più vero e profondo, conquistato attraverso la passione, il sentimento e la speranza.

Mariam Petrosjan è nata in Armenia nel 1969. Discende da una famiglia di artisti e intellettuali: i nonni sono rispettivamente il più grande artista figurativo e il più grande favolista armeni contemporanei. Ha studiato grafica e per vent’anni ha lavorato nel cinema. Per scrivere La Casa del tempo sospeso ha impiegato dieci anni. Ha ricevuto moltissimi premi, tra cui il  Russian Literary Award 2010 per il migliore romanzo; inoltre è stato candidato al National Best Literary Award ed è stato finalista al Russian Booker Prize 2010.

link per leggere i primi capitoli del romanzo di Mariam PetrosjanLa casa del tempo sospeso, traduzione di Emanuela Guercetti, Salani Editore, 05 maggio 2011

http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/casa-del-tempo-sospeso



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